18 febbraio 2008

Giovani Democratici, ci siamo!

L’interesse per la politica in quest’ultimo decennio ha dimostrato estrema staticità, è quindi necessario trovare delle soluzioni veloci ed efficaci per cercare di apportare una reale inversione di tendenza.
Credo che il Partito Democratico sia stato il primo ad iniziare questo processo. Dal 14 Ottobre scorso si è voluta intraprendere la strada dell’innovazione politica, del ricambio e di apertura verso la società.
Proprio per questo si è voluto creare immediatamente una componente giovanile, composta non solo dalla fusione delle due aggregazioni dei vecchi Partiti, la Sinistra Giovanile e i Giovani della Margherita, ma includere in questo processo tutti quei ragazzi che vogliono una nuova e giusta politica, fatta di soluzioni, di concretezze e di una visione del futuro, per noi giovani al quanto incerta.
Sono nati pertanto i Giovani Democratici, la casa di tutte quei giovani che non condividono vecchi retaggi e metodologie politiche, che si battono per l’equità e l’opportunità per tutti di scendere in campo ed esprimere i propri pensieri.
La strada è ancora lunga, serve l’apporto di tutti, soprattutto in questa fase, per realizzare quegli obiettivi e per far rinascere quel fervore politico che tanto ci manca.
Un primo argomento di condivisione è senz’altro il ricambio generazionale: è necessario inserire negli organi istituzionali dei giovani, in modo da garantire quella freschezza e spirito di novità che manca a questo Paese. Non nascerebbe la voglia per tutto questo se non ci fosse la necessità di costruire “un’Italia nuova” che si preoccupa e lavora per costruire un futuro solido alle nuove generazioni.Pertanto credo che sia necessario ed indispensabile, in primis, garantire,nelle scelte dei candidati ai prossimi appuntamenti elettorali, la presenza di giovani, dando loro la possibilità di scendere in campo attivamente e di poter lavorare appieno per il miglioramento.
Confrontandomi con gli altri aderenti, ho confermato che è nostra convinta intenzione sostenere ai vari livelli istituzionali la presenza di giovani, mantenendo il principio di “massimo due mandati”, negli organi istituzionali del nostro territorio. Garantendo così il reale ricambio!
Se ci pensiamo bene, proprio i giovani sono stati i più penalizzati, in special modo di genere maschile questa volta, alle scorse primarie. Oltre a non condividere il principio delle liste bloccate, ma appoggiando pienamente l’espressione delle preferenze in sede di voto, credo che con la questione “quote femminili” al cinquanta per cento, i due partiti si siano trovati in estrema difficoltà nel garantire un certezza di continuità alle vecchia classe dirigente. La mossa più facile: penalizzare i giovani.
Personalmente non appoggio il concetto delle “quote” in generale, né femminili e né giovanili. Sostengo invece un discorso di pari opportunità, ovvero offrire la garanzia di partire dallo stesso livello, ed offrire a tutti la possibilità di emergere, facendo prevalere il principio meritocratico.
I giovani democratici friulani, sono convinto, non si faranno influenzare da pressioni “correntizie”, in quanto cosa che non deve appartenere al loro quadro genetico. Devono essere invece espressione di pura e genuina novità. Non precludendosi nessun vincolo di scelta, ma orientando quest’ultime al bene dei giovani.

Alessandro Venanzi
Coordinatore Giovani Democratici
Provincia di Udine

1 commento:

Laura Marcucci FVG 2013 ha detto...

OT

BLOGGER DEMOCRATICI DEL FRIULI VENEZIA GIULIA
Eccola qui l'ultima idea che mi è venuta.
Provare a creare un gruppo online che riunisca i blogger democratici del FVG.

http://okappalaura.blogspot.com/2008/06/blogger-democratici-del-friuli-venezia.html